Lisbona: ai confini del vecchio continente
Uno splendido passato riecheggia nella malinconica musica del Fado e nei quartieri del Bairro Alto, dove si fa festa tutta la notte.
Un vecchio detto portoghese recita: Lisboa brinca, Braga reza e Porto trabalha. Lisbona si diverte, Braga prega e Porto lavora. Il proverbio coglie nel segno: non c’è città europea più allegra e festaiola della capitale portoghese. Eppure, l’irrefrenabile voglia di vivere qui è accompagnata da un velo di malinconia, una sorta di nostalgia positiva, un lamento gioioso: è la saudade, parola portoghese intraducibile che indica nostalgia per il passato irripetibile, accompagnata da un senso di fatalismo. E’ il sentimento ‘cantato’ dal Fado, la musica tradizionale portoghese il cui influsso si sente ancora forte nei conosciutissimi Madredeus.
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Uno sguardo dal web Prima di gettarsi nell’Atlantico, il fiume Tejo si apre in un enorme estuario, sul quale è cresciuta Lisbona. Dai sette colli originari essa si è sviluppata fino a inghiottire le città che si susseguono sulla riva del fiume fino alla sua foce. Prima di scegliere Lisbona come destinazione delle vostre vacanze, ammiratene le bellezze dal web. Installando Shockwave, cliccando su “Lisboa” sul sito di Geoweb www.geoweb.pt viene visualizzata una mappa sensibile della città, sulla quale è possibile trovare tutte le strade e gli itinerari utilizzando le due finestre di ricerca nel frame di sinistra. |
Cosa vedere
A Lisbona c’è l’imbarazzo della scelta. Sicuramente da non perdere, l’Elevador di Santa Justa, ascensore dal gusto liberty costruito da un allievo di Eiffel. Dalla sua sommità si ammira un panorama d’insieme da mozzare il fiato. Dietro all’ascensore, si può vedere quel che rimane del Convento do Carmo, un monastero in rovina i cui maestosi archi rampanti sembrano farsi largo tra le vie del centro.
Sempre in centro la cattedrale fortificata, il Sé, testimonia le stratificazioni culturali susseguitesi nella città: nel suo chiostro sono ancora aperti i lavori per riesumare un’antica moschea e una basilica romana. Salendo sul colle di Santa Cruz, si giunge al Castelo de São Jeorge, il Castello di San Giorgio, costruito nel quinto secolo dai Visigoti e fortificato dai Mussulmani nel nono. Dall’estremità del colle si gode di un panorama a trecentosessanta gradi su tutta la città.
Allontanandosi dal centro, da non perdere il Museu de Arte Antiga, dedicato alla pittura figurativa e ai tesori che i portoghesi hanno collezionato dalle loro colonie. Pezzo forte della collezione, la pittura fiamminga: oltre ai capolavori di Bruegel, si può ammirare il Trittico delle Tentazioni di Sant’Antonio, di Hieronymus Bosch.
Proseguendo lungo il Tejo verso la foce, si incontra il Mostero dos Jerònimos, splendida costruzione del XVI secolo, costruita per commemorare la scoperta della via per le Indie ad opera di Vasco da Gama, che vi è seppellito. Da non perdere il chiostro, che circonda un bellissimo agrumeto.
Ancora più avanti, proteso verso l’oceano, si staglia il Monumento dos Descobrimentos, in stile salazariano (noi diremmo “in stile ventennio”): una caravella di marmo affollata di portoghesi illustri, tra cui l’immancabile Vasco da Gama, Re Enrico il navigatore, il Poeta Luis Camões, si protende verso la foce del Tejo, quasi a voler ribadire il dominio assoluto dei Portoghesi sui mari. Nelle vicinanze si trova un’altra testimonianza imperdibile: la Torre di Belém, un’ardita costruzione esagonale che fonde ispirazione moresche con decorazioni in stile manuelino su una struttura dal sapore gotico. Proprio per la sua originalità, è forse il monumento più fotografato di Lisbona.
A spasso per la città
Un buon modo per vivere Lisbona, è sicuramente attraversare i suoi quartieri a piedi o con i mezzi pubblici. Esiste una metropolitana, una caratteristica funicolare, chiamata “elevador da Bica” e una rete di tram e autobus che farebbe invidia a una capitale del Nord Europa. Chi è interessato a gustare il cuore pulsante e originario di Lisbona, non può perdersi un giro per Alfama, il quartiere reso famoso da Lisbon Story di Wim Wenders. Qui si trovano i ristoranti più caratteristici che organizzano spettacoli di Fado, come a Parreirinha de Alfama. Ma il folklore di questo quartiere, fondato dai Visigoti nel V secolo, sta nella stravagante architettura dei palazzi ridossati, nelle scalinate vertiginose, nei vicoli dove la luce non può entrare per la vicinanza dei palazzi o perché i panni stesi in strada ne impediscono il passaggio, nel calore chiassoso delle venditrici di pesce, che tentano di adescare i passanti sbandierando la loro merce odorosa. Un’altra zona curiosa, nel cuore pulsante della città, è la rua dos Bacalhoeros, al confine tra Alfama e Baixa: su questa strada si susseguono caratteristiche botteghe di pizzicagnoli che vendono spezie e merci di ogni genere, tra le quali non manca mai il Baccalà. Lo shopping va sicuramente fatto per le vie di Baixa, tra bancarelle e negozi di moda (Lisbona è a buon mercato).
La sera Lisbona dispiega tutta la sua frenetica allegria: vi sono locali aperti tutta la notte. Da notare il caffè letterario Brasileira do Chiado (www.portugalgay.com/guide_es/guide_2_4.html) che ospita tra i tavoli la statua di bronzo del suo più illustre cliente, il poeta e scrittore Fernando Pessoa.
I dintorni di Lisbona
Nei sobborghi di Lisbona, quando il Tejo si confonde con l’oceano, si distende l’esclusiva costa di Estoril, dove sorge la residenza dei Savoia in esilio (Cascais). Un poco più all’interno, vale la pena ricordare una cittadina dal sapore disneyano: Sintra, il cui castello coloratissimo ricorda da vicino un cartone animato. e www.portugalvirtual.pt/_tourism/costadelisboa/sintra/indexp.html.
Come arrivare
Alitalia, TAP e volano direttamente da Milano a Lisbona con tariffe che si aggirano sui 150 €.
Prenotazioni online, veloci e protette, su www.goldentulip.com: a Lisbona il sito offre l’hotel a cinque stelle Golden Tulip Altis.
Se preferite il fai da te, potete cercare qualche hotel a Lisbona da soli sul motore di ricerca portoghese Sapo, su HotelDiscovery.org, dal portale www.portugalvirtual.com. oppure sul sito della Lonely Planet.