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Spagna. Tenerife

Una breve guida per vacanze indimenticabili a Tenerife.
di occasionivacanze 17 ottobre 2007

 

Tenerife vacanze ad hoc

Festaiole a Los Cristianos Esclusive in antiche ville Alternative solo trekking e natura

Negli angoli meno conosciuti dell’isola del demonio: si nasconde un vero paradiso!
Le Canarie sono state a lungo l’ultimo porto del vecchio continente. Dopo di esse, si apriva l’ignoto. Scoperte le Indie, gli Spagnoli ne fecero un appoggio per raggiungere i territori americani. L’arcipelago riflette ancora oggi la sua storia, regalando ai viaggiatori un’atmosfera e un paesaggio ibridi, nel quale una vegetazione tropicale si armonizza con le conifere distese sulle pendici del Teide, mentre le case coloniali convivono con i residence della costa. Tenerife fa di questa apparente disarmonia una ricchezza. Pochi posti possono vantare un simile ventaglio di offerte, in grado di attirare un turismo così variegato.
La costa sud, Los Cristianos e la spiaggia artificiale di Las Americas.

Ma poco oltre, il piccolo villaggio di Masca regala ai visitatori percorsi di trekking nelle aspre gole delle montagne aperte sull’oceano, le enigmatiche piramidi di Guimar evocano l’antica civiltà Guancha, mentre a mezz’ora di oceano, l’Isola della Gomera avvolge i pochi turisti in un’atmosfera di sogno.


Los Cristianos
Volete immergervi nel clima un po’ artefatto di una Venice Beach portata nel vecchio continente?
Los Cristianos è quel che fa per voi.
Non vi lamentate però delle colate di cemento che ridossano la spiaggia
, delle distese di alberghi a nove piani, delle pizzerie italiane, dei pub inglesi e ristoranti cinesi. Qui c’è ben poco di autentico canario: anche la sabbia chiara delle spiagge è stata riversata sulla costa per il sollazzo dei turisti (quelle naturali a Tenerife sono nere). La maggior parte dei pacchetti e delle offerte si concentrano però su questa parte dell’isola, dove si può tirar tardi la notte nei locali, e dove ogni servizio è a portata di mano, dagli sport acquatici alle escursioni in barca. Potete farvene un’idea su www.tenerife-holidays.com, cliccando su sport and leisure.

Molti anche gli alberghi online: su http://interhotel.com se ne trovano alcuni impostando ‘Los Cristianos’ nel campo di ricerca per l’Europa. Una sezione autonoma è dedicata all’albergo Paradise Park www.hotelparadisepark.com.

La Gomera
Dal porto di Los Cristianos partono ogni giorno aliscafi e traghetti per le altre isole. All’estremo ovest delle Canarie rompono la monotonia dell’oceano due isole ingiustamente poco frequentate, El Hierro e La Gomera. A quest’ultima, gli ospiti di Tenerife di solito dedicano una distratta gita giornaliera, poiché si raggiunge in mezz’ora di nave dal porto di Los Cristianos.
La Transmediterrania
e la Fred Olsen assicurano collegamenti giornalieri. Nell’agosto 1492, La Gomera fu l’ultimo approdo di Colombo alla volta delle Indie: già nel porto del capoluogo, San Sebastiàn, si respira un’atmosfera coloniale, tra balconi in legno e cortili adornati di palme e banane.
Lasciata la città, ci si immerge nel paesaggio irreale del parco nazionale del Garajonay
, un vero paradiso delle passeggiate. Lungo una costa mozzafiato, raramente tempestata di casupole locali, serpeggiano i sentieri di una foresta tropicale alle pendici del monte (1487 m), offrendo ai camminatori spettacolari viste del mare tra gli squarci delle perturbazioni sempre presenti su queste montagne. Le nuvole rendono qui l’aria intrisa di un’umida foschia che bagna anche la vegetazione lussureggiante.
Non a caso i pochi turisti dell’isola sono nordeuropei appassionati di trekking. Se prima di partire volete una guida alle escursioni, ai rifugi e ai ristori nonché una mappa dell’isola, consultate 
www.lagomera.de/bi_sonst.htm (a patto che mastichiate un po’ di spagnolo o di tedesco). Un altro must dell’isola sono le scogliere di Los Organos, a nord dell’isola. Dal mare sembra che la roccia nera sia stata cesellata da un artista per riprodurre le canne di un organo.

Masca

Anche il sud di Tenerife, vanta una scogliera di roccia nera da togliere il fiato: si chiama Los Gigantes. Questo ‘acantillado’ si può ammirare dal mare mediante una breve escursione in barca che promette anche l’avvistamento di delfini e balene di passaggio. Al confine sud ovest dell’isola, poco più oltre, sorge un paesino di novanta anime dal gusto autentico, posto in una fortunatissima gola aperta all’oceano, dove il sole scende guidato dalla cresta delle montagne per tuffarsi nel mare.
Inutile dire che i tramonti qui sono unici al mondo.

Il Teide
Avete mai visto il paradiso? Ve ne potete fare un’idea sul vulcano di Tenerife, che dai suoi tremilasettecento metri domina le ripide scogliere dell’isola, le nuvole che s’arrestano più in basso e l’arcipelago delle Canarie, visibile nei giorni in cui il cielo è sereno.
La strada che porta al monte, è già di per sé uno spettacolo. Antiche colate di lava si sono trasformate in rocce scure che disegnano capricciosamente anse e vallate lungo tutto il massiccio. Alle pendici del Teide sopito, la roccia si fa più fine, quasi come sabbia e i colori chiari venati di verde e blu acrilico enfatizzano il contrasto con le pietre nere. Qui la vegetazione tropicale lascia spazio agli abeti e ai castagni, ma per poco tempo: già a duemila metri c’è spazio solo per la roccia. I più motivati possono salire sulla montagna tramite il sentiero; i turisti meno atleticamente dotati possono fare l’ultimo balzo, da 1900 m a 3500 m circa con una funivia
. In cima, sopra massicci che ricordano il Gran Canyon, fumarole e rocce di zolfo ricordano la natura della montagna. Sul massiccio di questo gigante di pietra è installato un famoso osservatorio, che grazie all’altitudine e alla pulizia dell’aria fornisce informazioni astronomiche e meteo di notevole rilevanza.

El estilo canario
Per farsi un’idea del tipico stile architettonico canario, una passeggiata per le strade di La Orotava, a Nord Ovest dell’isola, è quel che ci vuole. Bianche casette a due piani, apparentemente anonime, sono ingentilite da graziosi e leggeri balconi di legno cesellato: l’esempio più splendido del gusto locale è la Casa de los balcones, edificio coloniale secentesco ora museo aperto al pubblico.
Un altro centro che merita senz’altro una visita è la vivace cittadina universitaria di La Laguna, che offre ancora più attrazioni di interesse artistico. E se siete stanchi di camminare a naso all’insù, le vostre membra possono trovare il giusto riposo sulla sabbia dorata della Playa de Las Teresitas (spiaggia di sabbia sahariana a pochi km da Santa Cruz).

Dove dormire
Alcuni indirizzi per trovare offerte all inclusive a Tenerife:

www.lastminute.com

www.viaggiare.it

www.lonelyplanet.com

www.condor.it

www.lastminutetour.it

www.viaggidellozodiaco.com

Solo volo
Il modo più economico per raggiungere Tenerife sono i charter Span Air gli unici diretti dall’Italia, con partenza da Malpensa, Orio al Serio, Verona Catullo, Bologna.
Voli di linea con cambio a Madrid o Barcellona con Iberia.

La flora di Tenerife
Alcune tra le piante Canarie si trovano soltanto in quest’angolo del mondo. L’isola è costellata di fichi d’india, palme da dattero, pini cileni, draghi, piantagioni di banane, piante grasse genere, strelitzie.

Vacanze olistiche
CarloForte è il nome di un’isola e di un pittore italiano che proprio nel nome reca il suo destino. Dalla gelida Piacenza, l’artista emiliano si doveva trasferire nell’eterna primavera di Tenerife. Oggi, Carlo Forte vive ad Arona, a metà strada tra la montagna e il mare, in una splendida casa rurale dove i suoi quadri ad acrilico si fondono con il tripudio di una vegetazione artistica, sapientemente disposta nel giardino: accanto alle piante grasse, alle annone, ai banani ornamentali, lo studio di Carlo Forte rivela le sue misteriose composizioni, dove lo spettatore si perde tra coralli, sfondi marini e gorghi cromatici. La sua residenza è aperta ai visitatori che ricercano il contatto con l’interiorità. Vacanze olistiche all’insegna della cromoterapia, del rebirthing e della riflessologia. Informazioni a: hilarion@hotmail.com

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